[LE FOTO DEL VIAGGIO]

TOKYO Luoghi
TOKYO Cose

KYOTO

NARA

OSAKA


250304 Partenza per il Giappone

Malpensa ore 10 in punto, mi appresto a realizzare il sogno di una vita: andare in Giappone.

Spero di poter raccontare tutto, ma so che non sarà possibile, spero di essere obbiettivo, non mostrando solo i lati divertenti dei giapponesi, ma raccontando quel lato che solitamente pochi conoscono.

Silvia è la compagna migliore per affrontare questo viaggio che abbiamo preparato per più di 3 anni.
E' da tempo che volevamo andare e non abbiamo mai pianificato una data precisa, poi nel giro di 2 settimane, avevamo in mano biglietti e prenotato degli ostelli (Ryokan).

E' tempo di partire, si fa scalo a Zurigo.

13:00 250304 Zurigo è in SVIZZERA

Non ho mai nascosto il mio amore per tutto ciò che è svizzero, l'aereo porto di zurigo è l'ennesima conferma.

La struttura è un esempio di minimale in acciaio vetro e cemento armato a vista.

Una delizia per i miei occhi che un'ora prima sono dovuti sorbire il vanto di tutta italia: Malpensa.

Come dice giustamente Fabrice: "malpensa-to"

I Love Switzerland

 
12ore 250304 Il lungo viaggio in aereo

Il viaggio credo che sarà lo scoglio maggiore: 12 ore di volo.

L'aereo della swissair, mi sorprende con i suoi accessori con il logo della croce bianca su sfondo rosso.

La tecnologia mi viene incontro con un telecomando delle meraviglie: grazie al monitor al plasma posizionato dietro ogni sedile, si ha a disposizione un menu per scegliere svariati album cd, film/telefilm e la videocamera posizionata sul cockpit dell'aereo.

Il telecomando in questione se viene girato è un cellualre che si attiva con carta di credito!
Ma non finisce qui, il telecomando se messo in orizzontale diventa un joystick per la consolle integrata nel sedile e si può giocare a semplici giochi (pong, trivial pursuit) con il resto dei passegeri!

Geniali sti svizzeri

12:00 260304 Tokyo: Narita Airport

Arrivati. Siamo atterrati sul desiderio.

Pochissima gente alla controllo immigrazione e una sensazione piacevole inizia a pervaderci, ma non riusciamo a acapire cosa, siamo ancora troppo eccitati per l'arrivo.

Scendiamo e i kanji (simboli giapponesi) sono sparsi dappertutto l'aereporto è tranquillo come tutto il personale... ecco qual'è la sensazione: la tranquillità.
E' incredibile come sia così poco rumoroso un luogo come l'aereoporto, sembra che nessuno sia di frettta e gli altoparlanti annunciano ogni messaggio con dolci melodie con voce è pulita e chiara.

...e comunque, sono in giappone!

 
030304 Primo contatto
 

Il treno che porta a Tokyo attraversa la periferia e così abbiamo il primo contatto con il mondo esterno.

La prima cosa che mi balza all'occhio è la Natura.
Prcepisco quanto sia presente intorno alla vita dei giapponesi: vedo da lontano dei villaggi che stanno a ridosso dei boschi, gli alberi sono fittissimi come una massa uniforme.

E' questo il concetto che risiede nella concezioni dei Kami, gli spiriti che risiedono nelle cose, in questo caso nel bosco.
Il bosco è un'entita che vive a fianco delle case.

La sensazione viene confermata dall'amore spasmodico che i giapponesi hanno nella decorazione con la natura: a ogni singolo ripiano (muretti, bordi di marciapiedi, scalinate, intersizi tra abitazioni...) ci sono dei vasi con fiori e piantine.

Arriviamo al Juyoh hotel e come avevamo visto dalle foto sul sito le stanze sono piccole, ma comode e accoglienti..

22:00 260304 Ueno: i primi udon

Alla sera ci obblighiamo di sveglarci da un sonno letargico per andare a mangiare.

Si va nella zona di Ueno, famosa per il parco.
Finalmente il nostro primo pasto a baso di udon e tempura.

Credo che il contatto più diretto e più viscerale con un'altra cultura sia il cibo: in quel momento si assimila qualcosa che è parte fondamentale di quel popolo.

Non male come primo pasto e il prezzo è irrisorio, 3 euro, alla faccia di chi dice che il Giappone sia caro ;)

 
13:00 270304 Rika!
La prima volta ci siamo incontrati a casa di Marie a Parigi, poi Rika è dovuta tornare a Tokyo, ma non ci siamo persi, tramite email siamo rimasti in contatto e oggi Rika era nella hall del ryokan.
Meraviglioso poter riabbracciare la stessa persona dalla parte opposta della terra.

Rika ci mostra la Tokyo che tutti noi conosciamo dalle foto: la megalopoli.

La prima zona è Shinjuku e anche qui non riesco a sentire rumori troppo assordanti, nessun suono di clacson, il traffico è moderato e la gente sembra parlare a bassa voce, insomma mi trovo in uno dei centri di Tokyo e mi sembra che qualcuno si sia dimenticato il tasto MUTE acceso.
16:30 270304 Il tempio a Shinjuku

Ipnotizzati da tutto quello che ci sta attorno mi accorgo che un viottolo tra due edifici è contrasegnato dalle tipiche arcate di legno squadrate dei templi shinto.
Voglio passarci sotto e tutto d'un tratto il paesaggio cambia.
Nonostante il "silenzio" metropolitano, ci troviamo in un angolo di pace sonora/visiva, gli alberi sono in fiore e osservo la tranquillità che mi circonda.

Ci sono le corde con le campane da scuotere dopo la preghiera, gli abbeveratoi per purificarsi e le bacheche con le preghiere di legno: trovo 2 simpatiche scimmiette disegnate su una tavoletta appesa che si scambiano dei cuori; una richiesta d'amore?

 
17:30 270304 Shibuya
il cane hachiko

La zona di Shibuya.
All'uscita della stazione dei treni c'è uno dei simboli più importanti della zona, il punto d'incontro per gli appuntamenti: il cane Hachiko.
Negli anni '20 Hachiko prese l'abitudine di recarsi ogni giorno in stazione ad attendere il ritorno del padrone. Quando l'uomo morì nel 1925 il cane continuò a presentarsi in stazione ogni giorno per 11anni, poi morì. :(

La zona di Shibuya è più trafficata di Shinjuku e anche i cartelloni sono più lampeggianti, verso le 19 la gente aumenta a dismisura e nel grande incrocio si vedono migliaia di giapponesi che impazzano ordinatamente sugli enormi passaggi pedonali. Sembra di essere a un concerto, ma la gente è velocementecomposta.

Salutiamo Rika, è stata una splendida guida, con la promessa di rivederci nei prossimi giorni. ciao ciao rika!

20:00 270304 Kaiten-zushi!

E' giunto il momento di gustarsi un vero sushi.
Da quello che mni avevano raccontato il sushi è un cibo che si mangia solitamente per occasini un po' speciali, niente di più falso.
Il sushi bar o meglio i kaiten-zushi (sushi sul nastro trasportatore) sono dappertutto.
I piattini con la coppia di sushi (nigiri) costano meno di un'euro e sono deliziosi. Il tè verde è refill, avvicini la tazza a un rubinetto di acqua bollente e la bustina nel bicchiere fa il resto.

Rimango impallidito dalla bonta e dalla scioglievolezza del salmone, mai assaggiato una cosa del genere.

Totale 14 euro in 2 persone: questa è la casetta di Hansel e Gretel!!!

 
280304 I'm alien, I'm a little alien
anche la donnina digitale del distributore di biglietti fa l'inchino!

Tokyo è una metropoli o meglio una megalopoli, ma non è multietnica.

Mi rendo conto che in questi giorni avrò incontrato una decina di visi occidentali. Riesco a catturare gli sguardi fugaci che ricevo dai ragazzi giapponesi che probabilmente mi vedono come un'alieno.

E' indubbio che i giapponesi siano un po' strani rispetto a noi, quello che qui chiamano Tradizione diventa un concetto assoluto che ogni giapponese deve rispettare, anche se il più delle volte non ne comprende il significato nè sopratutto l'origine.

Anche la moda, così effimera da noi è rigorosamente seguita in tutti i sui dettagli, tant'è che su molte riviste per ragazzi ci sono gli schemi per tagliarsi i capelli, per non parlare degli abiti da indossare.
Anche la moda diventa tradizione, cioè viene seguita alla lettera perchè è giusto che sia così, se no sei OUT.

280304 TOKYO '80

Atterriamo nella zona di Harajuku, uno dei centri della moda giovanile.

Ormai l'occhio che mi sono fatto a Londra è allenato e infatti mi sembra di essere in una alternativa Cadmen Town.
Nulla di troppo interessante se non fosse per le ragazzine travestite in modo estremo quasi con costumi di scena.
C'è la SuppaPunk e la Gotich Lady che vanno per la maggiore.

Più avanti il mercato diventa una strada fatta di negozi.

Il predominio è ancora degli anni '80 che in Italia sta lentamente scemando, ci sono vestiti e riviste optical, fuseaux e magliette fuxia e a righe, all stars di ogni genere e quegli odiosi cappellini con la retina dietro e davanti la spugna bianca. che porcherie!

Decine di riviste dedicate a come vestirsi, come tagliarsi i capelli e come seguire un certo stile, impazzisco quando leggo il titolo per soli uomini: Tarzan. WOW!

 
280304 Moda mare

Mercatini e negozi multipiani ci hanno un po' rimbambito e le luci stroboscopiche della città non sembrano darci tregua.

Prendiamo la strada che porta da Harajuku a Shibuya: pace.
E' una piccola via che sembra assomigliare ai viottoli tipici dei paesi di mare, con piccoli negozietti su ambo i lati intervallati da casette basse, alberelli e filari di luci soffuse.
E' un'incanto, il tutto con una scenografia alla Blade runner: gratacieli con luci rosse intermittenti e l'avveniristico palazzo di Dior con le sue vetrate biancoghiaccio.

280304 La regia occulta

Ma Tokyo è stupenda.

Nonostante le controversie culturali, e nonostante i giapponesi non ne comprendano appieno il significato, sembra che una regia occulta controlli e dica ai giapponesi ciò che è bello e ciò che non va bene.

Oggi, anche se mi sono RIRItrovato davanti a una moda decadente, quella a cavallo tra gli 80 e i 90, mi rendo conto quanto il loro riciclare sia perfetto e migliore prendendo dall'occidente quello che ha ideato portandolo poi a un senso di assoluto che non ha bisogno di ulteriori migliorìe. più di così, non si può

 
290304 Il Parco di Ueno

C'è un motivo per cui ho messo in questa pagina così tanti petali volanti, in Giappone è il periodo dei cigliegi in fiore.

L'Hanami è considerata una delle tradizioni più importanti: l'osservare i fiori di cigliegio, il cadere dei suoi petali, banchettare sotto questi tetti bianco/rosa.

Il clima che si respira è quello di serenità, le persone si avvicinano ai fiori con le fotocamere dei cellulari cercando di collezionare le foto migliori, oppure banchettano su apposite tele cerate in mezzo ai viali.

Decine di bancarelle preparano i piatti tipici: spiedini di totano, di pollo di carne, le palline di polipo (takoyaki) o le frittatine di verdure (okonomyaki).

290304 ...
PACE

Nel tempio del parco di Ueno ci sono le foto dello sterminio di 160.000 persone a Hiroshima e Nagasaki.

Parte degli americani è tuttora convinta che sia stato giusto sganciare la bomba atomica sul Giappone per vincere la guerra.

...

 
290304 Il tempio di Asakusa
Fuoco Tuono

Arriviamo verso sera nella zona di Asakusa, tipica per i suoi negozietti che vendono oggetti tradizionali. Purtroppo sono in parte chiusi per l'ora tarda.

Ma c'è qlcsa che ci aspetta: l'imponente tempio buddista.
E' magnifico, i due guardiani color rosso fuoco dominano l'entrata con la loro altezza di oltre 5 metri, varcata la prima porta si arriva in uno spazio all'aperto con decine di filari di lanterne illuminate che leggermente si spostano con il fluire del vento.

Cerco di fare qualche paragone con le chiese cristiane, ma non è possibile, c'è troppa differenza, quello che entrambi trasmettono è l'enorme solennità, ma mentre nelle chiese cristiane la sensazione del sacrificio è sempre presente, qui è più percebile il senso di quiete.

300304 Ginza

La zona di Ginza è quella dedicata allo shopping estremo, una specie di via montenapoleone, soltanto che questo è un quartiere multi strato.

Ci si possono trovare code di signore fuori dai parrucchieri o una megavetrina con al centro un solo rossetto.

L'area è molto raffinata esteticamente, tanto da ricordare New York.
E' strano, sono dall'altra parte del mondo e vedo la maggior parte dei negozi portare un nome italiano: siamo veramente famosi.

 
300304 L'imperatore Yamato e la pioggia

Non dimentichiamo che il Giappone ha un'imperatore, generato dalla divinità principale chiamata Amaterasu.

Inizia a piovere pesantemente, ma andiamo a vedere i giardini circostanti al castello.

Gli alberi sono curatissimi: è ritenuto che la natura può essere controllata dall'uomo e così questo giardino ha pini dalle forme tipiche dei Bonsai, ma ovviamente a grandezza reale.
Tutto sembra inverosimilmente naturale e l'uomo lo ha reso tale.

E il contrasto non poteva non mancare perchè a far da sfondo alla divina vegetazione ci sono i più importanti grattacieli della città.

300304 Tokyo, la città più cara al mondo?

Vorrei sfatare un mito: Tokyo non è cara.

Ok, il biglietto aereo si può trovare per 600€, ma fino a ora non mi sembra di aver speso cifre astronomiche per sopravvivere, anzi.

Qualche esempio:
Stanza del Bed&Breakfast (Ryokan) 23€ (3000yen)
Big Mac menu
4,10€ (520yen)
Giornaliero per la Metro, fondamentale per ogni città 5,40€ (710yen)
Una coppia di sushi 0,75€ (99yen)
CD di musica J-pop 6,48€ (850yen)

Detto ciò, posso dire per esperienza personale che città come Londra e Parigi(in assoluto) hanno prezzi più elevati.

 
310304 Harajuku, dettagli

In una settimana non è concepibile vedere tutta Tokyo, stiamo cercando di avere una visione globale e superficiale di tutti i quartieri della capitale.

La zona di Harajuku ci aveva stuzzicato, ma ci sembrava di aver passato rasente a qualcosa che non avevamo visto e così siamo ritornati.

E' incredibile come in viottoli anonimi trovi il micronegozio che vende abiti o oggettistica per signorine, fino ad arrivare al negozio definitivo: un distributore, una macchinetta che espone le magliette trendy e tu scegli la taglia, infili 1500yen e hai la tua TShirt nella super confezione.

I negozi sono delle piccole perle archiettoniche e non basta 1 settimana per vedere bene tutta la zona; c'è un problema: l'80izzazione della moda. Non riesci a distinguere un negozio da un'altro, quasi tutti vendono abiti e accessori anni '80 e da lì non si scappa. sigh

Resta comunque un punto di riferimento molto interessante.

300304 I veri protagonisti 1a parte

 
010304 Il mercato del pesce a Tsukiji

Levataccia mattutina per un'occasione particolare: il mercato del pesce di Tokyo, il più grande al MONDO.

Caos, questa è la prima cosa che mi colpisce, dopo giorni passati in una composta metropoli, il caos più totale regna sulla gigantesca area dedicata al cibo preferito dai giapponesi.

Muletti a benzina sciamano smarmittando in tutti i capannoni, tantè non basta un vigile per dirigere il traffico.

Ci infiliamo all'interno del capannone con i banconi del pesce: viuzze fatte di cartoni bianchi di polistirolo ci delimitano la strada, pescivendoli schiamazzanti ci sorpassano mentre cerchiamo di avere un'andatura veloce, evitando pozzanghere sanguinolente.

E' curioso, talvolta troppo crudo, come i tonni congelati che vengono tagliati con la sega circolare, ma anche questo è il Giappone, che trae da secoli la sua principale fonte di cibo dal mare.

010404 Un sushi fresco

Ok, sono al mercato del pesce di Tokyo, dove posso mangiare il miglior sushi?! Basta vedere il locale con la coda di gente che aspetta fuori!

Dopo un'ora di attesa ci sediamo e già intuisco che l'atmosfera è quella un po' speciale che si percepisce quando entri in un locale particolare.

Il sushiman inizia a metterci uno dopo l'altro i sushi sopra il bancone di legno. sono freschi, freschissimi... forse troppo.

Il gusto è veramente impareggiabile, lo scoglio principale è il guardare il pesce: lucididissimo, a volte sanguinante e sinceramente ripugnante, ma chiudo gli occhi e lascio che il palato mi guidi verso il nirvana del gusto.

E' stata sicuramente un'Esperienza unica.

 
020304 Foto e partenza
Avviso ai tutti i naviganti che mi chiedono foto più dettagliate e più grandi, che al mio ritorno a Milano metterò online uno slideshow con didascalie di tutto il materiale raccolto questo viaggio.

2 aprile. Partiamo per Kyoto e non credo riuscirò ad aggiornare il sito, cercherò comunque di scrivere i post per metterli al mio ritorno a Tokyo previsto per 6 Aprile.
020404 Tokyo to Kyoto = ToKyoto

Passiamo con lo Shinkansen attraverso i grattacieli di Tokyo lascianodoci alle spalle per ora Gozzilla e Mazinga.

Sto viaggiando a più di 250km\h percorrendo in 2ore e mezza 600km, cioè la distanza che separa Tokyo da Kyoto.

Mi accorgo della velocità soltando quando guardo le cose vicine al finestrino, mi rendo conto che non sono mai andato a questa velocità sulla terra.

   
020304 Kyoto

La città è molto più piccola di Tokyo, ma è considerata il cuore spirituale del giappone con i suoi numerosi templi shinto e buddisti.

Notiamo subito che i giapponesi che ci abitano hanno quel non so che di meno impostato rispetto ai loro cugini della capitale: sono più sbracati, li senti parlare ad altavoce, non sono maniaci del look e sono più tamarri; basta guardare le strade principali che alla sera si riempiono di automobili/furgoni oscenamente pacchiani.

030404 Il Tempio d'oro del Buddha...

Dedichiamo questa giornata ai simboli di Kyoto: i templi.

Andiamo al Tempio d'Oro, il Kinkaku dedicato a Buddha.
Mettendo da parte parole come pace e tranquillità, sensazioni che si provano più o meno entrando in qualsiasi luogo sacro, qui, l'atmosfera che mi avvolge è del tutto onirica.
Per sogno intendo un luogo dove le cose e i concetti che visualizziamo nella mente prendono forma ed è quello che mi è accaduto: il laghetto è Il Laghetto, il sasso è Il Sasso, l'allbero...

Potrei scrivere tutto e di più sul Tempio d'Oro e sulla mia prima esperienza buddista, ma credo che affiorerà spontaneamente nei miei pensieri da qui a molto tempo a venire.

 
030304 ...e la festa shintoista.
Dice Fosco Maraini "Non esiste un solo giorno in giappone in cui non si festeggi da qualche parte."

Lo shintoismo è la religione principale e più antica in giappone, fondata su credenze popolari, dove nulla di scritto è ufficiale, ma è una dottrina impartita attraverso le celebrazioni e cerimonie dei templi.

Ci ritroviamo in 2 feste shinto, sagre le chiameremmo noi, ma c'è uno spirito comunitario molto più forte: centinaia di persone sedute per terra che mangiano insieme sotto i cigliegi in fiore, con le proprie scarpe appoggiate ai bordi delle stuoie. un grande senso di Civiltà.

L'atmosfera è così coinvolgente che vorrei sedermi anch'io, ma poi che faccio? che dico? come ci si comporta? Eppure lo shabu-shabu che si stanno preparando è così invitante...

040404 L'antica capitale di Nara

Piove a dirotto, ma avevamo pianificato di andare a Nara, la prima capitale del Giappone, e così saliamo sul treno.

Nara è la più piccola di tuttele città che abbiamo visitato e ci si accorge subito che la natura cirocnda gran parte del cittadina.

All'interno del parco principale c'è la struttura in legno più grande al mondo: il tempio buddista Todaiji

I giardini circostanti sono pieni di dàini che pacifici si avvicinano annusandoti per vedere se hai qlche cosa da offrirgli; se c'è una cosa che ho notato qui in giappone è che gli animali in generale sono tranquillissimi.

L'impatto che si ha con la statua del Buddha all'interno del tempio mozza il fiato: una gigantesca figura nella penombra che infonde rispetto e serenità.

C'è una colonna che alla base ha una fessura in cui si dica possa passare solo il Siddhartha... e i bambini.

 
040404 ...due capuzini pel piazeele..

E' trendy! Ci incontri un sacco di ragazze! Sembra di essere in un locale Newyorkese!
Ma che cos'è?

In Italia questi luoghi sono frequentati solitamente dalle nostre mamme, sto parlando della nuova versione delle sale da tè, che oggi non sono altro che gli Starbucks Cofee.

Certo, tutto ha un suo stile: arredamento minimale, musica chill out, luce soffusa, ma i giapponesi sembrano andare pazzi per il capuccino, tutti lo ordinano, anche se a volte è veramete osceno la densità della schiuma è pari a quella del PinoSilvestre.

I giapponesi passano così la loro serata più cool e rilassante, cerco di immaginarmi questo in italia: "uè capuccio e briosc in fretta che sono in ritardo né!!!"

050404 Osaka

La guida della Lonely Planet parla di Blade runner per descrivere certe aree di Osaka e in effetti è l'effetto che si ha guardandosi in giro.

I palazzi sono molto più futuristici rispetto a Tokyo, c'è voglia di spingersi oltre, come nel megastore con la ruota panoramica in cima o le passerelle sopraelevate che tagliano interi incroci stradali, insomma mancano veramente le autovolanti.

Abbiamo solo una mezza giornata per visitarla, ma è meglio così, abbiamo la curiosità di chi vorrebbe tornarci per vederla meglio la prossima volta.

 
050404 Okonomiyaki
marrabbio

La chiamano la pizza giapponese, forse per attirare i turisti che si chiedono cosa diavolo sia quel disco fatto di pastella mischiata a componenti messi a scelta (verdure, carne e pesce).
Della pizza non ricorda molto se non forse la tenerezza.

Per chi se lo ricorda, sono le preparava il padre di Kiss Me Licia.

Oggi siamo a Osaka e Osaka sta all'Okonomiaki come la Pizza a Napoli.
Andiamo da chibo.

Il tavolo quadrato è una piastra riscaldata dove vengono serviti e tenuti caldi gli okonomiyaki, sono tenerissimi con quel gusto tipico delle cose sostanziose. Ne ordiniamo un'altra tornata.

060404 Ritorno a Tokyo

Riprendiamo l'ultra velocissimo Shinkansen e ritorniamo a Tokyo.

Non possiamo nascondere che questi giorni sìano stati più stancanti del solito e quindi ce la prendiamo con comoda e ci riposiamo su un treno e l'altro per poi sbragarci sul tatami.

 
070404 una pizza con juliana

Per la serie: Internet unisce i popoli, oggi mi vedo con Juliana.

La contattai tempo fa per il suo diario fotografico così particolareggiatoriguardo al giappone ed ora ci ritroviamo a tavola a Tokyo con una vera pizza italiana e la settimana enigmistica sul tavolo.

I discorsi e gli approfondimenti sul giappone scorrono a fiume e comprendo molte più cose oggi che in tanti mesi di preparazione.

Una delle frasi più interessanti è quella data dal ragazzo di juliana: "il giapponese vuole essere diverso, ma in gruppo"

Passeggiamo per Harajuku alla scoperta di altri piccoli negozietti/tesori, poi ci salutiamo. è stato un piacere conoscerti. A presto, sulla torre di Pisa? :)

070404 e una cena con Rika

Rika ci vuole dare l'arrivederci invitandoci in un bel locale di stuzzicherie giapponesi.

Ordina lei e non so nemmeno cosa, ma quello che mangiamo sono piccoli spiedini di pesce e di carne, okonomiaky, insalata di riso e alghe e da bere l'umeshu (bevanda alcolica di prugne).

Rika non si trova bene a Tokyo, si è innamorata dell'Europa e di Parigi e vorrebbe tanto ritornare, spero di rivederla a settembre e che il suo desiderio si avveri. GRAZIE Rika

 
080404 Il Museo d'Arte Ghibli

La nostra ultima giornata in Giappone.

Qualcosa di tipicamente giapponese: andiamo nella zona di Mitaka dove risiede la "Walt Disney" nipponica (chiedo venia per il tristo paragone).

Gioielli d'animazione come Nausicaa della valle del vento, La Principessa Mononoke o La città incantata (vincitore dell'Orso d'oro a Berlino), vengono tutti riproposti in questo museo dedicato all'Animazione.

Leggerezza, fiabesco, commozione sono alcune delle sensazioni che provo in questo luogo dove la fantasia prende forma e ti racconta delle piccole storie: l'evoluzione dell'aereonautica reinventata, la stanza di Kiki o il GattoPulmino per i bambini.

Non c'era modo migliore per terminare il nostro viaggio.

090404 Ritorno.

Alla mattina presto ci svegliamo e siamo all'aereoporto di Narita.

Sono soddisfatto e ho voglia di tornare a casa, l'esperienza vissuta, gli infiniti INPUT di tutto ciņ che mi circondava hanno riempito la testa e credo che una pausa per capire cosa ho visto sia necessaria.

Mi rendo conto che quello che ho scritto in questi giorni è veramente solo una piccola parte di tutto quello che avrei voluto dire, spero di poter parlare in seguito con chi sarà curioso di sapere maggiori dettagli sul Giappone e i suoi abitanti.

Un grazie immenso a TT, senza di lei tutto sarebbe stato più ostico.

Abbiamo realizzato il nostro sogno e presto o tardi ci ritorneremo, questo è certo.