...e dopo la mezzanotte, i quattro amici mi trascinano alla corte di Miss Kleopatra.

La donna mi ricorda le mie vere origini musicali lasciandomi con il piede che batte a tempo: non voglio scompormi.

Sono ormai le 6 e privo di pensiero torno a casa.

Mi accorgo di aver perso qualcosa nel 2004
qualcosa di molto importante.

Spero di ritrovarla.

Con l'anno nuovo è tempo di cercare "nuove abitudini" sicchè me ne vado in trattoria.

L'Hostaria della Lanterna è proprio quello che ci si immagina quando si pensa alla locanda milanese degli anni 70.

Prendo gli gnocchi al sugo di luganéga: sono freschi, fatti a mano e mi ricordano tanto quelli della mia nonna. OTTIMI
Passo a goulash con polenta bianca...non male, ma gli gnocchi si erano già sdraiati nel mio stomaco. occhi più grani della pancia?

Buono il vino della casa, ma fantastica è la signora del locale: puro spirito e accento milanese; cerco di parlare quel poco dialetto che conosco e cerco di allenarlo. mi ha chiamato "nàni"

Bè primo secondo vino caffè per 15€. Ci si torna.

E questo sarà l'anno di Dago, la conferma, il proseguo delle avventure che ho letto e riletto (non mi è mai successo con un fumetto).

C'è sempre quel velo di realtà che viene mostrato, che in altri fumetti non esiste, la volontà dell'eroe che vuole emergere dal quel comportamento che l'Umanità reprime a colpi di coscienza e morale.

Già Dago riscatta la vita altrui per il bene, il bene marziale.

Non voglio rifugiarmici continuando a leggerlo, ma di perseguirlo come scopo, come una volta. quanto è difficile

Buio.

La prima cosa che ricordo della mia vita è l'aver inghiottito qualcosa di viscido, ancora vivo.
Sentivo che scendeva nella pancia continuando a muoversi nel mio stomaco. Poi si fermò lentamente.
Avevo fame e mia madre non era riuscita a trovare nient'altro quel giorno.

Camminavo a piedi scalzi sul freddo pavimento nero, cercando di far stare in equilibrio un vassoio di metallo con dei bicchieri blu. Davanti a me degli occhi violacei che mi fissano. "Grazie piccolo bastardo"

Ricordo che dovevo stare in mezzo a due giganteschi funghi ocra mentre delle piccole ombre nere ridancianti mi tiravano dei gusci fosforescenti.
Quando colpivano un fungo, le spore si depositavano sulla mia pelle. "Guarda il bastardo luminoso!"

Seppur bambino non potevo piangere, l'ultima volta che lo feci fui messo in una scatola di legno piena di ragni, mentre fuori sentivo mia madre che urlava per le frustate. "Se piangi, tua madre soffre!"

Poi il chaos: le piccole ombre nere persero la testa e un uomo di metallo con la barba mi prese e mi legò sulla sua schiena.

Luce.

Stamattina ho visto nel mezzanino della metro una cosa strana:
un messicano metallaro.
Di tutti i messicani che ho incontrato, nessuno riesce ad andarmi a genio: o ballano o piangono.

Sono rimasto rinchiuso per un'ora nella metrò causa guasto, non sono claustrofobico, ma continuavo a ripetermi: "Pensa ai nani sottoterra...
pensa ai nani sottoterra..." Sono uscito con la sensazione di aver ricevuto un pugno sullo sterno.

Una giovane ragazza aveva i jeans strappati. Aveva un piccolo buco sul fianco da cui faceva capolino un piccolo neo: lo stato dell'arte dell'indossare.

A.A.A. Campo del Subbuteo cerca giocatrice rossa che gli faccia GOL.

E dopo un virus che mi ha devastato stomaco e intestino nei giorni passati, vado a rigenerarmi mangiando...

"Perchè vivi a Milano?" Questo è uno dei motivi.

Per la prima volta in Italia oggi c'è l'inaugurazione della mostra di Dave Mckean, conosciuto principalmente come l'illustratore delle copertine di Sandman.

E' il mio preferito nella sacra arte del saper usare photoshop, le sue opere rappresentano l'onirico più profondo e cupo.
E nonostante ci si possa immaginare una persona dark, eccomi davanti a un signore piccoletto, cicciotto con la barba, simile a un leprecauno con la sua pentola d'oro.

Aspetto prima di farmi autografare i suoi libri, con pazienza ascolto cosa dice ai suoi estimatori, voglio capire chi sia e il risultato è quello di una persona socievole e non per niente una star.

Gli stringo la mano ringraziandolo di quelle piccole emozioni misteriose che mi suscita ogni volta che vedo una sua copertina.

Mostra - DreamLine

"Perchè vivi a Milano?" Questo è uno dei motivi.

Stasera alla Feltrinelli c'è Beppe Grillo che presenta Web ergo sum, libro sul futuro della rete, di cui ha curato l'introduzione.

Dopo 2 anni è l'occasione per andarlo a vedere dal vivo, perchè conoscendolo, non parlerà solo di internet.
E così è stato.
Un'ora di monologo sull'nformazione, cellulari, ruote e energia.

Nonostante argentata, la sua chioma gli serve ancora per dare ritmo alle battute che solo lui può dire.
Riflessioni, risate a denti stretti, applausi... una serata intima con quel Grillo che seguo da quando portavo la salopette e il patello.

l'evento

Uh che bello il Barbacalcio detto anche il Barbadona

... ed è iniziato il grande gelo

Uff...
Perchè sbuffi, che c'è?
C'è che sta diventando come la prima traccia di moonsafari degli AIR.
Cioè?
Hai presente La femme d'argent, la considero la traccia più bella di un album meraviglioso.
Mi piaceva così tanto quella traccia che ho provato in ogni modo a cercare una versione estesa, non mi bastava, volevo che fosse infinita.
Ma non trovai mai nulla.
Allora sai che facevo? Quando partiva il fade del finale, alzavo il volume in modo che ascoltassi anche le note più lontane.

Ecco io ora mi sento così: cerco di alzare il volume del ricordo.

Bè, la protagonista di questa giornata non può essere che lei: la neve*

Credo che la prima neve sia comunque la più suggestiva, perchè oltre a essere la novità, è quella non contaminata dall'inquinamento che si è posata come una copertina su ogni cosa.

La mia via è tutta innevata.

Non sono ancora passati gli spazzaneve e il silenzio e la luce arancio dei lampione creano un effetto sepia da foto d'inizio novecento.

Mattina, solita fermata della metro.
Mi cade l'occhio sulla locandina e inizio a ridere da solo.
ArmandoTesta beccati questa!

Fredda domenica senz'auto. Tutto si ferma.

Mentre sto scaricando le nuove puntate dei Simpson sento alle mie spalle un odore di muffa seguito da un lamento: A...pri...mi...!!
E' il frigo.

Hai ragione, è più di una settimana che non vengo dalle tue parti e si sente.
Sai com'è, sono sempre stato fuori a mangiare, se no mi suicidavo, anche se quello che puzza di cadavere ora sei tu.
Aii...u..too...

Bè, visto che non posso uscire con l'auto, possiamo preparare qualcosa assieme; anche se un BurgerKing in centro, andando coi mezz...
Noo per fa..voo..re ..nooo!!!

Ok scusami, hai ragione, vediamo cosa ti è sopravvissuto dentro...