Archive of articles classified as' "Giappone 09"

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040509 un pensiero tornando a casa

4/05/2009

jap

Dieci giorni possono essere quasi sufficienti per rivedere Tokyo, sopratutto se il tempo è stato favoloso come questa volta (tranne all’arrivo).

Preparandosi un paio di giorni prima su internet e segnandosi sul gps cosa si vuole vedere tutto diventa più semplice, in modo da evitare i giapponesi che sono gentilissimi ma ricettivi come un gatto al Neko cafe.

E finalmente, dopo essersi conosciuti grazie al mio primo diario giapponese, artemisia e zoltar sono andati inZieme in Giappone.

e ci ritorneranno.

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030509 ultima sera a Tokyo

4/05/2009

last

Per gli acquisti/regali dell’ultimo minuto Tokyu Hands può essere un bel posto così accontenti mammà amici e compri i portabanane.
Un ultimo saluto davanti alla stazione più grande del mondo e ci rituffiamo nel vicoletto, ormai considerato “best place” dalla coppia gustomanna.

Proviamo un piatto simile al bulgogi coreano dove al centro del nostro tavolo c’è una griglia di ghisa semisferica con sotto della brace. Ci si butta sopra verdure, agnello o il temibilissimo maiale, ovviamente optiamo per la seconda bestia.
Buono e divertente.

Per la cronaca, passando davanti, lo spacciatore di ramen aveva la serranda abbassata. Dopo la nostra ultima razzia ha chiuso bottega.

Chiudiamo gli occhi e a mezzodì siamo a Narita.

Però!
Non manca mica qualcosa???
Un Mac burger in salsa teriaki!

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030509 Ultimo giorno a Tokyo

4/05/2009

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Ritorniamo ad Harajuku per un giro nel parco perdendoci il matsuri (con l’accento sulla ì)

Sotto consiglio di Juliana (Grazie!) andiamo in un kaiten sushi vicino a Kiddyland e ritrovo il mio amore segreto: sushi al salmone con cipolla e maionese sopra. la porcata definitiva.

E per la legge del gatto che non va da Maometto troviamo un cartello che ci indica il Neko cafe di Harajuku!
Allora, non è niente di quello che si pensa.
Al 5° piano del palazzo c’è una cameretta per bambini che giocano con una decina di gatti.
Parliamo di sti gatti: rigorosamente di razza, con ridottissime capacità motorie, probabilmente eroinomani, svaccati in questa stanza imbottita di moquette bianca e accarezzati da manine indagatrici.

Trainspotting.

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020509 Giappone, ma quanto mi costi?

4/05/2009

quant1

Ribadisco che anche nel 2009 passare un po’ di tempo in Giappone non è costoso, anzi trovare un volo a 490€ con la rediviva Alitalia è un ottimo affare (nel 2004 lo pagai sopra le 600€).
I prezzi dei pasti sono svariati, ma si rimane sempre sui 1000yen (meno di 8 euro), a meno che non ci si voglia regalare qualcosa di sciccoso con cameriere in costume tradizionale.
La metropolitana/treni sono più costosi circa 2€ a tratta, ma il servizio è efficientissimo con attese di 4 minuti al massimo..
Le “cose” costano leggermente meno che in Italia e se magari si spende più di 10.000 yen nello stesso depato store si può avere uno sconticino de 5% per il TaxFree.
Come sempre è da incoscienti comprare la frutta, i prezzi sono delle barzellette: una pesca costa 16 euro, un melone 32 euro e un mango incellophanatissimo costa 46 euro!

La battuta vien facile: “Méngou, why Méngou?”

Alla sera ritorniamo dallo spacciatore di tempura ramen sotto le rotaie di Shinjuku e gli spacchiamo 2 tazze a testa.

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020509 il ritorno della civiltà

4/05/2009

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Lasciamo 2 foglie nel fiume e abbandoniamo il Ryokan Honke Bankyu.

Saltando giù dal treno siamo alla stazione di Asakusa, c’è qualcosa di strano.
Dove sono finiti gli abitanti di Tokyo?!
Le strade brulicano di persone malvestite, solitamente con il cappelluccio molle in testa e la borsa da viaggio, hai presente quando i giapponesi vengono in ItaRia? Dove ce sta er vecchio c’o smanicato cachi da pescatore?
Ecco, la morte dell’eleganza.
La metro è affollata di questi personaggi che sembrano in pellegrinaggio per San Giovanni Rotondo.

Vuoi dire che per la Golden week… cielo questi sono i veri giapponesi!?
Aridatece i fintoni de Tokyo!!

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010509 una giornata lenta

4/05/2009

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Dormire sul tatami lo trovo narcotizzante, ma alle 8 c’è la colazione tipica giapponese.
Sono un’amante del dolce alla mattina e verdure bollite, pescetti in salsa teriaki sono difficili, mi salvo con del riso in bianco, una frittata e del salmone cotto. Ci sarebbe della marmellata di azuki, ma dove la spalmo?!

Per fortuna che alle 8:25 il tatami mi richiama a se, fino a mezzogiorno.

La giornata passa lentamente, così, nella nostra bellissima stanza, a guardare il fiume trasparente, nell’acqua bollente e infine alle 18.30 il ponte ci aspetta per portarci questa volta in una saletta da pranzo per 2 con la cameriera che, bussandoci ogni volta, ci porta delicatezze giapponesi.

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300409 aldilà del ponte di legno

4/05/2009

Ancora storditi di meraviglia, ci avvisano che la cena è alle 18.30. L’italiano che è in noi rinsavisce e commenta: uè in ospedale alle 6emezza mi danno l’aperitivo!

Alle 18:35 corriamo alla sala da pranzo, svoltato un angolo ci blocchiamo, il sogno.
Un ponte di legno illuminato sopra al fiume.
Dall’altra parte ci fanno segno che dobbiamo sbrigarci mentre timidamente camminiamo con lo stupore in bocca.
E ancora.
Arriviamo in una grande sala di tatami con diversi pozzetti rettangolari in cui c’è la brace e che scalda gli spiedini di carne, il pesce infilzato e la pannocchia. Uno è per noi.
Due sedili con tavolini ricolmi di delizie della cucina keiseki.

Non ci sono parole.

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300409 l’aldiqua al Bankyu

4/05/2009

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E’ veramente difficile descrivere quello che stiamo vivendo, cercherò di prenderne l’essenza, ma anche le foto non rendono l’idea.

Arriviamo all’Honke Bankyu un tradizionalissimo ryokan della zona di Nikko.
Ci salutano con 3 colpi di tamburo giapponese e ci portano nella nostra stanza, grande 10 tatami, porte e finestre in carta di riso con veduta sul fiume sottostante. Il soffitto è il tetto con travi dipinte di nero da cui possono spuntare gli occhi di un Kappa. Incredulità.

Abbiamo i nostri yukata da indossare e ci separiamo per andare nelle rispettivi bagni termali, delle piccole pozze di pietra dove scorre acqua bollente. Prima però bisogna strigliarsi e poi immergersi con la pezzuola fredda in testa.

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300409 viaggio oltre Tokyo

4/05/2009

In questi  vacanza abbiamo inserito una scampagnata di 2 giorni a nord di Nikko famosa per le sue acque termali.
Il viaggio è più lungo del previsto (3 ore), ma confidiamo nella gentilezza giapponese e seppur a gesti, riusciamo a cambiare 3 treni e a prendere un autubus che ci porta in una zona, a detta loro: “a little bit remote.”

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290409 dov’è la mia emogothicgangurololita?

4/05/2009

hara

Girando a zonzo per Harajuku ci si accorge che i famosi ragazzi vestiti strani sembrano quasi scomparsi, tristissimi i cloni occidentali che si sono fatti il viaggio fin qui per scoprire di essere gli unici a vestirsi così.

Anche le lampadatissime gànguro lasciano il posto a delle più caste ragazze pallide con il séxy gambaletto di nylon e pizzo.
Forse perché è festa ma anche gli anni ’80 sembrano solo un brutto ricordo, segno che i Giapponesi non si affezionano alle mode ma le prendo per quello che sono: mode. (comunicato ufficiale contro i rigurgiti anni ’80 in Italia)

Per cena assaggiamo finalmente il sukiaki giapponese, anche se un po’ costoso, la carne è veramente morbida che si scioglie in bocca.

e perchè no? un saltino a Roppongi per cercare il dobermann nippobrasiliano non lo vogliamo fare?

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