17/01/2011
Il quartiere ebraico di Williamsburg è un vero e proprio ghetto: nel momento in cui ti trovi su su Lee ave la superiorità è schiacciante: sono l’unico a non avere un cappello alto una spanna e un cappotto nero
Le scritte dei negozi sono indecifrabili come nei sogni.
L’austerità della gente mi schiaccia lo sguardo in basso ma quando lo alzo incrocio queste donne rigorosamente con passeggino che hanno suppergiù venticinque anni e una bellezza acqua e sapone tale da pulire anche il più sporco dei pensieri.
Gli uomini hanno il passo svelto come se avessero un importante appuntamento con Mosè in persona
Cerco di strappare qualche foto, ma ho sempre il timore che dal cielo arrivi una mano per afferrarmi…
4/01/2011
Uno dei motivi casuali per questo viaggio è che non siamo soli: Guido, Benedeta e Giorgio sono anche loro a NY!
Avevo proprio voglia di provare la sensazione di vederli dall’altra parte dell’oceano, condividere la metropoli delle meraviglie come se fosse la rituale pizza domenicale milanese.
C’è la sensazione di essere qua e là.
Di passarsi il tubo della maionese in mezzo ai grattacieli. àncore emotive
3/01/2011
tutto ebbe inizio nell’agosto di 10 anni fa…
La sensazione di meraviglia nel vedere NY si è trasformata: è come se abitassi in una casa molto grande che va da Milano, Londra e New York.
Lo stupore è diventato piacere e fare colazione da Marlow ha il sapore del sole che alla domenica illumina le fette biscottate.
31/12/2010
Rieccomi a scrivere perché i viaggi é bello incastonarli nei ricordi, Arrivare il 31 dicembre a Broccolino x
per trovare il fratello giramondo e non solo…
Heatrow rimodernata che ci regala un Wagamama che ci autorizza a un altezzoso “No, thanks” all’arrivo del pasto intercontinentale.
Mi accorgo che nonostante il mio dubbio giudizio su Lost mi ritrovo a cercare nei passeggeri il sosia di Jack, Locke e Mr. Eko… ma solo dopo un paio di birre incrocio Kate al cesso.